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MORO
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MORO.
Definiz: Add. Aggiunto di persona, di gente, di popolo, vale Che appartiene all'Affrica, e più propriamente all'Affrica settentrionale o mediterranea; estesa agli abitanti di questa regione la denominazione di Mauri, o Mori, cioè Abitanti della Mauritania.
Lat. maurus. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 51: Indi arrivò tra l'altra gente mora, Che non fu visto nè sentito ancora.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 4, 396: Reggeva Atlante l'ultimo Occidente.... Non avea re vicin, che più possente Potesse alle sue forze contrastare D'imperio, e di più lieto popol moro, Di senno, d'arme, di valore e d'oro.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 362: Se fosse tra noi un uomo tanto possente, che, incontrandosi in una turba di schiavi mori, feriti a morte, dicesse loro: Io vi fo liberi ec.
Definiz: § I. E detto di abito, acconciatura, o simile, vale Usato dai Mori o dagli Africani, o Conforme alla loro usanza. –
Esempio: Tasson. Secch. rap. 10, 70: E tutta d'un leggiadro abito moro L'adorna sì che non gli piace meno. Indi la mostra al conte, e dice: I' moro Per questa ingrata schiava ec.
Definiz: § II. E detto di religione, trovasi per Maomettano. –
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 287: Pur ebbe tanta forza in quelle pene di non mai voler rinegar la fede di Cristo, benchè gli fosse proposta la libertà, se si faceva di religione mora.
Definiz: § III. Quindi si usa comunemente come aggiunto di colore, per Nerastro, o per Nero; in quanto gl'indigeni di quelle regioni sono o di carnagione bruna o affatto nera. –
Esempio: Bellin. Bucch. 196: E che stupor di smalti e di colori.... Bianchi lattati, neri come mori, Verdi, persi, ponsò, mavì, dorè.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 1, 56: Trova un gran serpe con le squamme d'oro, Per altro del color del cavïale, Che non si può chiamare affatto moro, Se bene al negro è più che ad altro uguale.
Esempio: Targ. Viagg. 2, 458: Del corallo.... me ne furono fatti osservare quattordici (gradi di rosso), de' quali eccone i nomi, con ordine della successiva perfezione e bellezza.... Schiuma di sangue,... Fior di sangue,... Moro,... Nero, ec.
Definiz: § IV. E detto di persona, ovvero di animale, vale Che ha la carnagione, ovvero la pelle, il pelo, e simili, di colore nerastro o di color nero. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 288: V'ha poche donne, e son senza bellezza; Che stando nelle case affumicate, Chi non è mora affatto, almeno è ghezza.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 180: Quattro mucini La nostra gatta mora V'ha partorito or ora.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 9, 11: Passan Bettaccia e il cavalier le porte, E scorgon mezze bianche e mezze more Dame infinite a quel signor far corte, E paggi con livrea d'un sol colore.
Esempio: Salvin. Iliad. 265: Poichè tutti i migliori, che le navi Comandano, di tutti a lui ciascuno Una pecora mora doneranno, Femmina, con gli agnei sotto la poppa.